Furono nubi poi tuoni
e un fuggire di gabbiani
sui tetti illuminati dalle gocce.
Elettrizza l'aria il temporale,
fragoroso squarcia i cieli
ticchetta sui balconi,
dilava strade e piazze,
riempe lo spazio
di ioni negativi.
Canta il temporale
ruggendo oltre l'orizzonte,
riduce fumi e polveri,
il suono annulla altri suoni.
Si rovescia in scrosci il cielo,
danzano nel parco le foglie,
traslucide, vibranti,
da folate raggiunte.
Ascolto il suo concerto,
sinfonia di mezza estate.
Dopo tanta afa
si abbevera la terra
ed io con lei.
Respiro, riempo i polmoni
annuso odori
Canta il temporale
io con lui.
Ed il divino mi accompagna.
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