martedì 4 dicembre 2012

Dedicato a GRAZIA LODESERTO

Magnifica mostra dell'artista che fa rivivere ancora una volta il suo amore per la cultura irlandese, in un connubio stavolta con l'interpretazione dei canti del sommo poeta
 
 
L'INFERNO-L'ASSURDO
Si tinge di sangue la bocca del Conte
la tiara ricopre il teschio del potere,
cicogne e rane si levano su cornute trame
in cui s'intrecciano i dannati del Canto XXXII,
divora Lucifero i corpi straziati
le fauci che lacerano tra gelidi cristalli
di geometrica neve.

Rivive tra spirali di cavalli e cavalieri
l'inferno personale della chemio
di Grazia, che trascina con sé
Dante /Giovanni, ingabbiato
nel “molin che 'l vento gira”
per ritrovar respiro.
Rossa, la sedia a dondolo,
scandisce il tempo che va verso la morte
riempe il vuoto, col ritmare inquieto.
Tre manichini in corsetto
attendono in panchina,
indugia l'avvoltoio
pronto a calare, ma la matita
è là, per riscrivere la storia.
Con una sola gamba e stampelle colorate
Molloy vola sul fiume
tra ciottoli e conchiglie,
giunge con la sua bici ovunque.
Di pari passo giunge ovunque Grazia
con la sua sola gamba ed il bastone
arriva, col rispetto, nel cuore della gente.
Chiusi nei bidoni
della propria infermità
giocando una partita
dove forse il gioco è scritto già
altri personaggi dipanano il filo,
matassa di parole.
Staffilanti immagini percuotono le tele
il colore dilaga a pieno campo
inonda l'occhio e le coscienze.
Abilità pittorica, denuncia poetica
passione, pienezza d'espressione,
emergono da Lo-Deserto
che crea tra Taranto e Dublino un ponte
e fa volare alta
l'arte, in stato di...Grazia